Fisco e tangenti, alcuni indagati sono pronti a confessare le mazzette
di Gianluca Amadori
Sono imminenti le prime confessioni nell’inchiesta sulle presunte tangenti che alcuni imprenditori sono accusati di aver versato per ridurre l’ammontare di consistenti sanzioni fiscali inflitte loro dal Fisco. Qualche indagato ha già preso contatto con il pm Stefano Ancilotto annunciando l’intenzione di fornire chiarimenti in merito alle contestazioni formulate dalla Procura, in base alle quali il gip Alberto Scaramuzza ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per sedici persone, di cui 14 finite in carcere e 2 agli arresti domiciliari venerdì scorso. È ancora presto per sapere se si tratterà di dichiarazioni rilevanti per il prosieguo dell’inchiesta: nel frattempo gli investigatori continuano nell’analisi della documentazione sequestrata, oltre che degli strumenti informatici in uso agli indagati.
E, con molte probabilità, si renderà necessaria la nomina di un consulente tecnico. La Procura ritiene che le indagini non siano finite e che i funzionari dell’Agenzia delle Entrate finiti in carcere possano aver usufruito di altre complicità interne per portare a termine le attività illecite che vengono loro contestate…